Una marcia a Bruxelles per difendere Europa e agricoltura

BRUXELLES – “Vergognoso e indicibile attacco all’agricoltura. La Pac annacquata con il Fondo unico e un taglio del 20% delle risorse per il settore faranno l’Europa a brandelli, quando tra dazi e crisi globali la presidente Ursula Von Der Leyen aveva l’occasione unica di dare prova di credibilità agli europei, di rafforzare la coesione e l’autorevolezza dell’Unione a difesa dell’unica leva di sviluppo e competitività possibile, la sua sicurezza alimentare. Così, invece, la Pac è stata disintegrata”.
È questo il commento del presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, fuori da Piazza Berlaymont, davanti la sede della Commissione Ue a Bruxelles, dove la presidente Von Der Leyen ha presentato il Quadro finanziario pluriennale 2028-2034, attesa dagli agricoltori della Confederazione, recatisi nella capitale belga alla marcia con il Copa-Cogeca.
Nessuna buona notizia quindi sulla proposta di riforma della Pac. Arriva la dimostrazione imbarazzante che gli interessi veri di questa Europa sono altri – ha detto Fini -, non i conti degli agricoltori, tanto meno la sopravvivenza agroalimentare Ue e la sua autonomia da importazioni forzate e concorrenza sleale”.
“La Von Der Leyen avrebbe dovuto difendere l’Europa e l’agricoltura, la produzione di cibo sano e accessibile a tutti – ha aggiunto Fini – dalla scellerata corsa agli armamenti. Perché il Fondo unico metterà in competizione i settori e gli Stati membri, e a nulla servirà la certezza dei 300 miliardi appena annunciati, meno degli attuali, quando al comparto ne sarebbero serviti da tempo molti di più. Aspettiamo di leggere il dossier e di capire le regole del gioco, ma così è la fine dell’agricoltura. Ci chiediamo come intenda la Von Der Leyen garantire, adesso, cibo agli europei”.




























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